È la politica che commissiona i dossier o sono i dossier che fanno la politica?

Se a Bruxelles si inizia a guardare con sospetto alle coesione italiana sui temi legati al Made in Italy, da Milano in giù potremmo iniziare a parlare di “politicadossier”. 

Il problema è molto semplice: ma i dati, le osservazioni e soprattutto le soluzioni offerte da questi studi che stanno impattando in modo drastico sulle nostre vite che legittimità scientifica hanno? Altra domanda: da proiezioni sbagliate cosa deriva? Quali effetti hanno sulle policies  europee?

Un esempio su tutti. A Bruxelles hanno deciso che l’industria automobilistica andava ripensata in toto perchè responsabile (in quota parte) delle emissioni di CO2. Ordunque, ma quanta CO2 emettono? Beh le automobili in circolazione in Europa sono responsabili dell’1% di Co2 emessa nell’aria. E non sono le case automobilistiche a svelarlo, bensì il Sole 24 Ore che scrive: 

ll Parlamento Europeo ha una pagina dedicata alle «Emissioni di CO2 delle auto: i numeri e i dati». Si legge che «il settore dei trasporti è responsabile del 30% delle emissioni totali di CO2 in Europa, di cui il 72% viene dal solo trasporto stradale». Quote elevate, indubbiamente. Le auto? Anche peggio: «Sono tra i mezzi più inquinanti, considerato che generano il 60,7% del totale delle emissioni di CO2». A parte che non si tratta di inquinanti ma di clima-alteranti (il Parlamento lo sa, ma chi legge?), l’infografica allegata chiarisce che quel 60,7% è riferito alle emissioni da trasporto, l’iniziale 30%. Fin  qui  percentuali e anche elevate, ma di cosa? Quanta CO2 emette l’UE? Il Parlamento Europeo nella pagina, a dispetto del titolo, non lo dice: meglio lasciare ai lettori solo le percentuali. Per fortuna sul sito dell’European Environment Agency, agenzia della UE, www.eea.europa.eu/data-and-maps/data/data-viewers/greenhouse-gases-viewer ci sono tutte le statistiche. Prendiamo quelle del 2019. Il trasporto ha emesso 0,825 gt (miliardi di tonnellate) di CO2, il cui 60,7% delle auto sarebbe 0,501 gt. Ora non ci resta che pesare questo mezzo miliardo sul totale delle emissioni mondiali: quante sono? L’EEA non lo dice, ovviamente, ma secondo l’International Energy Agency sono state nel 2019 circa 50 gt. Ecco spiegato l’1% ed ecco spiegato perché sia così difficile trovare il dato e perché nessuno mai lo riporti a supporto dello stop alle auto termiche. Le emissioni di CO2 in Europa sono in calo, ma fuori aumentano dell’1% ogni tre anni. Tre soli anni per rendere inutile il beneficio derivante dalla distruzione dell’industria automobilistica europea. Fermare le auto termiche nel 2035 non è sbagliato perché sacrifica posti di lavoro. È solo una cosa inutile, portata avanti per moda e tollerata per codardia“.

Una posizione condivisibile anche alla luce delle rilevazioni sui costi tout court di questa politica. Un nuovo studio condotto da Frontier Economics, e riportato dall’Associazione Europea dei Costruttori di Automobili (European Automobile Manufacturers’ Association – ACEA), ha rivelato che l’Euro 7 aumenterà i costi di produzione di auto, furgoni, camion e autobus. Nello specifico, lo studio afferma che i costi per veicolo passeranno a circa 2000 € per auto e furgoni con motori a combustione interna e attorno ai 12.000 € per camion e autobus a gasolio. Queste cifre sono da quattro a 10 volte superiori alle stime effettuate dalla Commissione Europea nella sua valutazione dell’Euro 7, ossia 180-450 € per auto e furgoni e 2800 € per camion e autobus.

Questo è solo un esempio di una politica sbagliata perchè fondata su dossier fuorvianti. Ma qui sulla buona fede non ci crede più nessuno: i troppi interessi in campo stanno spostando gli assi della geopolitica. La vera guerra ormai non si fa al fronte, ma sugli scranni. 

E chiaramente uno dei terreni di battaglia è quello della carne sintetica. Anche qui a dossier corrisponde un contro-dossier. Il potenziale di riscaldamento globale della carne sintetica (o meglio a base cellulare come suggerito dall’Oms), definito in equivalenti di anidride carbonica emessi per ogni chilogrammo prodotto è da 4 a 25 volte superiore a quello della carne bovina tradizionale secondo i risultati della ricerca realizzata da Derrick Risner ed i suoi colleghi dell’Università della California a Davis. Dunque la carne sintetica inquina di più della carne normale. E mo che famo?

A cura della Redazione

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