Donne unite per un bene comune, l’amore per il territorio e la terra

Nello scorso fine settimana in Sicilia si è svolto il primo degli appuntamenti dedicato alle “Giornate delle Donne del Vino”.

La manifestazione, giunta alla sua 8° edizione, è iniziata a Menfi, in Sicilia, nominata Città del Vino Italia 2023 dalla Commissione Giudicatrice dell’Associazione Nazionale città del Vino, e si svolgerà fino al 12 marzo in molte città italiane.

L’Associazione Nazionale Le Donne del Vino, presieduta da Daniela Mastroberardino, oggi conta 1018 socie.

In occasione del primo appuntamento erano presenti Elisa De Luca Sara Grasso, in rappresentanza dell’Associazione delle Donne dell’Ortofrutta Italiana, invitate da Samantha Di Laura, socia di entrambe le Associazioni, per creare una conoscenza reciproca tra le Associazioni di Donne che si occupano di agricoltura e territorio.

“É stata una piacevole esperienza, molto stimolante, entrare in contatto con un’altra Associazione di Donne, più grande e con una storica più lunga rispetto alla nostra, dell’Ortofrutta, nata nel 2017, ha dichiarato Sara Grasso. Il leit motiv dell’evento è l’Unione, un tema estremamente importante per il comparto produttivo, soprattutto nel Sud Italia dove l’aggregazione di settore difficilmente attecchisce e quando avviene stenta a funzionare in modo efficace. Le Donne del Vino e dell’Ortofrutta Italiana vanno contro corrente poiché si aggregano dimostrando che l’Unione crea forza e rende vincenti tutte le aziende di un settore. Sembrano concetti retorici che invece fanno un’enorme differenza. L’Unione di aziende di una regione o di una categoria di prodotto può spingere un’intero settore nel mercato italiano ed estero creando un vantaggio per tutti.

Le Donne, il cui fondamentale contributo nei vari settori del Vino o dell’Ortofrutta a tutti i livelli non sempre è riconosciuto ne è debitamente evidenziato, vanno oltre e lavorano insieme per costruire. Il punto di vista delle Donne è spesso innovativo e risolutivo anche grazie a specifiche caratteristiche di genere”.

“L’idea della nostra associazione è quella di diffondere la cultura dell’ortofrutta, come vien fatto per il vino, valorizzare e creare delle competenze specifiche e dei parametri qualitativi anche per l’ortofrutta, valorizzare la dieta mediterranea, i benefici e la cultura del salubre”, ha espresso Elisa De Luca. “Pensare al tour de farm per divulgare le peculiarità produttive dei territori siciliani in primis. L’accoglienza qui a Menfi da parte delle donne del vino è stata calorosa, abbiamo trovato un gruppo di donne affiatate e propositive che vivono la vita associativa come un servizio e la competitività diventa crescita comune. Complimenti anche all’amministrazione comunale di Menfi, per la capacità di valorizzare egregiamente le risorse del territorio”, ha concluso la De Luca.

“Faccio parte con orgoglio di entrambe le associazioni, e, al di là delle professionalità e dei settori differenti, ho voluto, con questo invito accolto con gioia dalle altre socie delle Donne Del Vino Sicilia, sottolineare ciò che ci accomuna” ha esordito così Samantha Di Laura. “La terra, il territorio, lo sguardo sul futuro e la volontà di uscire dalla propria comfort zone per superare limiti e recinti e contribuire davvero a creare un mondo unito. In questo caso un mondo unito dalle professionalità che mettiamo a disposizione dalla Terra e dall’agricoltura; un mondo fatto di grandi e piccole aziende che custodiscono il territorio e creano posti di lavoro e quindi prospettive di vita. E quando si parla di Terra e Vita le donne ci sono!”

 

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