Distretto del Vino di Puglia, un lavoro di aggregazione e pianificazione che da i suoi frutti

Intervista alla Presidente, Marianna Cardone
A fine 2024 è stata pubblicata la seconda call del bando per i Distretti del Cibo che ha visto il Distretto del Vino di Puglia ottenere un’ottima performance in graduatoria con la conseguente ammissibilità a finanziamento del programma di investimenti candidato.
Presidente, partiamo dall’inizio: il Distretto del Vino di Puglia è nato con la mission (non semplice) di parlare con un’unica voce. A distanza di poco più di un anno a che punto del percorso siamo?
Il Distretto del Vino di Puglia, nato da poco più di un anno, si è posto l’ambizioso obiettivo di unire le diverse voci del settore vitivinicolo pugliese sotto un’unica entità, capace di rappresentare al meglio le esigenze e le potenzialità di un territorio ricco di storia e tradizioni.
Nonostante la giovane età, il Distretto ha già compiuto passi importanti. La sua costituzione ha rappresentato un momento di svolta, un segnale di coesione e volontà di crescita per un comparto che, pur esprimendo eccellenze individuali, necessita di una strategia unitaria per competere efficacemente sui mercati nazionali e internazionali.
La creazione di una rete tra aziende, consorzi, università e centri di ricerca costituisce un primo passo fondamentale per promuovere l’innovazione, la ricerca e lo sviluppo di nuove tecnologie nel settore vitivinicolo.
Con l’avvio di progetti di promozione e valorizzazione del vino pugliese, che rientrano nel Bando Distretti, passiamo a iniziative concrete per far conoscere le eccellenze del territorio, sostenere le aziende nel loro percorso di crescita e incentivare il turismo enogastronomico, portando l’attenzione sulla qualità dei vini e sulla ricchezza del patrimonio enologico regionale.
Il percorso intrapreso è promettente. Il Distretto del Vino di Puglia rappresenta un’opportunità unica per il settore vitivinicolo regionale. Con impegno, visione e unità di intenti, si potrà raggiungere traguardi importanti, portando il vino pugliese a competere con successo nel panorama enologico mondiale.
“Fare sintesi all’interno della filiera per creare le condizioni per una soluzione comune alle criticità”. Quando nacque il Distretto, in qualità di direttore di Foglie ero presente all’incontro durante il quale ci fu la sottoscrizione delle firme di adesione degli aderenti. Quali sono le criticità che la filiera del vino sta affrontando in maniera prioritaria?
La sottoscrizione delle firme di adesione al Distretto del Vino di Puglia, è stato un momento importante che testimoniava la volontà di unire le forze per affrontare le sfide del settore.
Il Distretto del Vino di Puglia, attraverso le sue attività di coordinamento, promozione e supporto, si pone come un attore chiave per affrontare queste criticità. La sua azione sinergica può favorire la crescita del settore, creando un ambiente favorevole all’innovazione, alla competitività e alla valorizzazione del territorio.
Le sfide sono diverse. Va affrontata la frammentazione del nostro settore: la Puglia è una regione con una grande varietà di aziende vinicole, spesso di piccole dimensioni. Questa frammentazione, se da un lato rappresenta una ricchezza di biodiversità e tradizioni, dall’altro può rendere difficile la competizione sui mercati globali. Il Distretto si pone come obiettivo quello di creare una rete tra le aziende, promuovendo la collaborazione e la sinergia per superare questa criticità.
Puntiamo sulla valorizzazione del territorio e dei vitigni autoctoni. La Puglia ha un patrimonio enologico unico, con vitigni autoctoni di grande pregio e un terroir ricco di storia e tradizioni. Il Distretto si impegna a promuovere la conoscenza e la valorizzazione di questo patrimonio, sia attraverso iniziative di marketing e comunicazione, sia attraverso la tutela e la salvaguardia dei vitigni autoctoni.
C’è necessità di innovazione. Il settore vitivinicolo è in continua evoluzione, con nuove tecnologie, nuove pratiche agricole e nuove tendenze di consumo. Per rimanere competitiva, la filiera pugliese deve investire in ricerca e sviluppo, adottare soluzioni innovative e sperimentare nuovi approcci: un traguardo spesso irrealizzabile per le piccole e medie aziende. In questo il Distretto può svolgere un ruolo fondamentale nel facilitare questo processo, mettendo in contatto le aziende con centri di ricerca, università e altri attori dell’innovazione.
Per stare al passo coi tempi, va incentivata la sostenibilità ambientale e sociale: il settore vitivinicolo pugliese sta attraversando una fase di trasformazione, con una maggiore attenzione alla qualità e alla sostenibilità.
Le difficoltà causate da malattie della vite e cambiamenti climatici hanno spinto verso nuove strategie produttive.
Tra le attività previste dal progetto sui distretti del cibo, vi è la caratterizzazione degli ambienti viticoli pugliesi, studiando il rapporto tra microclima, suolo e vite per identificare le aree più vocate alla produzione di qualità. Si lavorerà all’ottimizzazione della gestione del vigneto attraverso sistemi di supporto alle decisioni e modelli previsionali per monitorare fitopatie e migliorare l’efficienza produttiva. Saranno implementate tecniche di viticoltura di precisione per ridurre l’uso di risorse idriche e input chimici, con un focus su pratiche ecosostenibili come l’inerbimento e l’uso di compost. Le sperimentazioni prevedono l’analisi della qualità delle uve, con studi sui metaboliti secondari e sull’attività antiossidante per migliorare le caratteristiche organolettiche del vino. Verranno condotte ricerche sulle risposte della vite agli stress termici e idrici, al fine di individuare soluzioni di adattamento ai cambiamenti climatici. Un altro obiettivo è rafforzare la competitività del settore attraverso la digitalizzazione e la formazione continua dei viticoltori. Si promuoverà la cooperazione tra imprese per migliorare l’accesso ai mercati, valorizzando il territorio e sviluppando strategie di comunicazione sulla sostenibilità.
L’Università del Salento, in collaborazione con il Distretto Produttivo del Vino di Puglia, supporterà la ricerca e l’innovazione, contribuendo al miglioramento delle tecniche colturali e alla crescita della viticoltura pugliese sui mercati nazionali e internazionali.
Una domanda, invece, sul progetto candidato nell’ambito dei Contratti di Distretto? Quale è l’obiettivo primario di questo piano di investimenti e quali sono gli impatti sulla filiera?
Questo piano di investimenti ha un duplice obiettivo: da un lato, migliorare la competitività aziendale e l’efficienza produttiva attraverso investimenti mirati per ogni azienda partecipante; dall’altro, valorizzare le attività immateriali del Distretto. In particolare, il progetto punta a:
- Realizzare un programma di promozione integrato, combinando azioni informative e promozionali per diffondere la conoscenza dei prodotti coinvolti. Il Distretto sarà presente in fiere di settore come VINITALY Verona e il Merano Wine Festival e investirà in strategie di incoming, favorendo la visita di operatori internazionali e buyer sul territorio per far conoscere da vicino le produzioni locali.
- Realizzare una piattaforma blockchain per la tracciabilità dei prodotti delle aziende aderenti, garantendo trasparenza e affidabilità grazie alla verifica dell’ente certificatore;
- Realizzare il “Portale dei Vini Pugliesi”, una piattaforma innovativa che consentirà ai consumatori non solo di acquistare i vini, ma anche di visitare virtualmente le cantine dei produttori beneficiari. Un’operazione unica di marketing territoriale, la prima del suo genere in una regione italiana.
- Promuovere la formazione degli operatori sulla transizione ecologica nel settore agroalimentare, incentivando pratiche sostenibili e un uso etico delle risorse naturali.
- Potenziare la ricerca, in collaborazione con UNISALENTO, per supportare la competitività delle aziende agroalimentari e allinearsi alle strategie di sostenibilità globali, come i Millennial Goals e la Farm to Fork, rispondendo alle esigenze dei consumatori per prodotti etici e salubri.
Queste azioni rafforzeranno il Distretto, favorendo sinergie tra le imprese e consolidando il posizionamento sul mercato attraverso sostenibilità e innovazione.

Quali sono le prossime tappe della road map per il Distretto del Vino di Puglia?
Il Distretto del Vino di Puglia, pur essendo una realtà ancora giovane, ha già delineato una road map ambiziosa per il futuro, focalizzata su alcuni obiettivi chiave.
È fondamentale rafforzare la struttura del Distretto, coinvolgendo un numero sempre maggiore di attori della filiera e creando un sistema di governance efficiente e trasparente. L’obiettivo è far sì che il Distretto diventi un punto di riferimento per tutte le realtà del settore, capace di rappresentare le loro istanze a livello regionale, nazionale ed europeo.
La formazione di nuove figure professionali e l’aggiornamento delle competenze di chi già opera nel settore sono cruciali per la crescita del comparto. Il Distretto promuoverà corsi di formazione, master e workshop: tutte iniziative di apprendimento permanente per creare nuove opportunità di lavoro e migliorare la qualità della produzione, ma anche iniziative di trasferimento tecnologico per supportare le aziende nell’adozione del know-how necessario alle soluzioni innovative.
Arrivare sui mercati rappresenta la grande opportunità per il vino pugliese. Il Distretto lavorerà per favorire la partecipazione delle aziende a fiere internazionali, organizzare missioni commerciali e sviluppare strategie di marketing mirate per conquistare nuovi mercati, in un momento di grande incertezza a livello globale.
Il Distretto lavorerà per migliorare la comunicazione e il marketing del vino pugliese, attraverso campagne di sensibilizzazione, eventi promozionali e attività di storytelling. L’obiettivo è far conoscere al grande pubblico la qualità, la storia e la passione che si celano dietro ogni bottiglia di vino pugliese.
Queste sono solo alcune delle tappe fondamentali della road map del Distretto del Vino di Puglia. Un percorso ambizioso, che richiede l’impegno di tutti gli attori della filiera, ma che può portare a risultati importanti per la crescita e la valorizzazione del vino pugliese nel mondo.