Disoccupazione agricola: Ecco cosa fare
La disoccupazione agricola è uno strumento di sussidio sociale al reddito a cui possono aver diritto i lavoratori agricoli dipendenti e le figure equiparate.
Gli operai agricoli impiegati con contratto a tempo indeterminato non devono risultare occupati tutto l’anno, ma soltanto in parte di esso, mentre per gli operai a tempo determinato non esistono particolari restrizioni.
I piccoli coloni invece sono quei lavoratori, del settore agricolo o dell’allevamento, che prestano servizio come soci per non più di 120 giornate durante l’anno. I compartecipanti familiari sono i parenti del titolare, che aiutano l’impresa tramite servizi di manodopera.
Per quanto riguarda i piccoli coltivatori, proprietari di piccole imprese agricole di modeste dimensioni, possono ricevere l’indennità coloro che sono iscritti agli elenchi nominativi di categoria, integrando la contribuzione fino a 51 giornate tramite versamenti personali volontari. Per usufruire della disoccupazione agricola è necessario inoltre avere almeno due anni d’anzianità di servizio, risultando titolari di un’assicurazione contro la disoccupazione involontaria.
I requisiti essenziali al fine del riconoscimento della disoccupazione agricola sono:
1) iscrizione agli elenchi nominativi dei lavoratori agricoli dipendenti per il 2021 o contratto a tempo indeterminato per parte del 2021;
2) almeno 2 anni di anzianità contributiva nel settore dell’agricoltura, ovvero nel 2020-2021;
3) almeno 102 giornate di lavoro effettivo nel biennio 2020-2021.
La presente indennità copre un numero di giornate pari a quelle lavorate, da cui vanno detratte quelle di lavoro dipendente agricolo e non agricolo, quelle di lavoro in proprio, quelle indennizzate ad altro titolo (malattia, maternità infortunio, etc.) e quelle non indennizzabili (espatrio definitivo, etc). L’indennità spetta nella misura del 40% della retribuzione di riferimento per gli operai agricoli a tempo determinato (con contributo di solidarietà del 9% applicabile per massimo di 150 giornate) e del 30% della retribuzione effettiva per operai agricoli a tempo indeterminato.
Fondamentali sono i termini di inoltro della domanda e così per la disoccupazione agricola 2022, pena la decadenza dal diritto, la domanda va presentata in via telematica entro il 31 marzo 2022.
In caso di familiari a carico può essere avanzata anche la richiesta degli Assegni al Nucleo Familiare.
In caso di lavoratori stranieri deve essere prestata molta attenzione al titolo di soggiorno che non deve essere di natura stagionale per avere diritto al pagamento dell’indennità.