D’Eramo (Masaf): Gli obiettivi di riduzione fissati al 2030, pari al 50% a livello di Unione, sono irrealistici

 “Pur apprezzando il lavoro svolto dalla Commissione, purtroppo il supplemento sulla valutazione d’impatto non fornisce i chiarimenti richiesti e le problematiche evidenziate dal Consiglio lo scorso dicembre rimangono in gran parte irrisolte”.

Lo ha detto il sottosegretario al ministero dell’Agricoltura, sovranità alimentare e foreste, Luigi D’Eramo, intervenendo al Consiglio Ue Agricoltura e Pesca nella discussione sul Regolamento europeo sull’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari.

“Non appare realistica la quantificazione dei maggiori oneri in capo alle aziende, specie le più piccole” e “particolarmente critico è il passaggio in cui si definiscono come ‘non essenziali’, alcune colture, come la vite e il pomodoro, le cui produzioni sono alimenti base della Dieta mediterranea. Gli obiettivi di riduzione fissati al 2030, pari al 50% a livello di Unione, non appaiono assolutamente realistici. E non esiste alcun dato che possa giustificare l’attribuzione di obiettivi differenziati tra Stati membri, senza rischiare di falsare le condizioni di concorrenza all’interno dell’Ue”. Dunque “occorrono più elementi per avere la certezza che sia garantita la libera concorrenza e non sia messa a rischio la sicurezza degli approvvigionamenti agroalimentari”, ha concluso D’Eramo.