Decreto sostegno: in arrivo 32 miliardi di euro per imprese, lavoratori e enti territoriali

Il Consiglio dei Ministri del 19 marzo 2021 ha approvato un decreto legislativo che rinnova il sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all’emergenza da COVID-19. Cambia veste il contributo a fondo perduto che viene esteso a tutti i soggetti titolari di partita IVA che svolgono attività d’impresa, arte o professione, nonché per gli enti non commerciali e del terzo settore, senza più alcuna limitazione settoriale o vincolo di classificazione delle attività economiche interessate. Viene prorogato il blocco dei licenziamenti fino al 30 giugno 2021 e la Cassa integrazione guadagni. Tra le novità lo stanziamento di 200 milioni di euro per il sostegno allo sviluppo e alla produzione di nuovi farmaci e vaccini per fronteggiare le patologie infettive in ambito nazionale.

Il Consiglio dei Ministri del 19 marzo 2021, su proposta del Presidente Mario Draghi, del Ministro dell’economia e delle finanze Daniele Franco e del Ministro del lavoro e delle politiche sociali Andrea Orlando, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all’emergenza da COVID-19.

L’obiettivo è quello di assicurare un sistema rinnovato e potenziato di sostegni per contrastare la diffusione del contagio da COVID-19, calibrato secondo la tempestività e l’intensità di protezione che ciascun soggetto richiede. Lo stanziamento previsto è di circa 32 miliardi di euro da ripartire nei seguenti ambiti:

– sostegno alle imprese e agli operatori del terzo settore;

– lavoro e contrasto alla povertà;

– salute e sicurezza;

– sostegno agli enti territoriali;

– ulteriori interventi settoriali.

Sostegno alle imprese e agli operatori del terzo settore

Il decreto prevede un contributo a fondo perduto per i soggetti titolari di partita IVA che svolgono attività d’impresa, arte o professione, nonché per gli enti non commerciali e del terzo settore, senza più alcuna limitazione settoriale o vincolo di classificazione delle attività economiche interessate. potranno accedere ai ristori anche le start up. Per tali interventi, lo stanziamento complessivo ammonta a oltre 11 miliardi di euro.

I soggetti che potranno presentare la richiesta devono avere subito perdite di fatturato, tra il 2019 e il 2020, pari ad almeno il 30 per cento, calcolato sul valore medio mensile. Il nuovo meccanismo ammette le imprese con ricavi fino a 10 milioni di euro, a fronte del precedente limite di 5 milioni di euro.

L’importo del contributo a fondo perduto sarà determinato in percentuale rispetto alla differenza di fatturato rilevata, come segue:

– 60 per cento per i soggetti con ricavi e compensi non superiori a 100mila euro;

– 50 per cento per i soggetti con ricavi o compensi da 100 mila a 400mila euro;

– 40 per cento per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 400mila euro e fino a 1 milione di euro;

– 30 per cento per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 1 milione e fino a 5 milioni di euro;

– 20 per cento per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 5 milioni e fino a 10 milioni di euro.

In ogni caso, tale importo non potrà essere inferiore a 1.000 euro per le persone fisiche e a 2.000 euro per gli altri soggetti e non potrà essere superiore a 150mila euro.

Il contributo potrà essere erogato in due modi:

– tramite bonifico bancario direttamente sul conto corrente intestato al beneficiario;

– come credito d’imposta, da utilizzare esclusivamente in compensazione.

Per il sostegno alle attività d’impresa di specifici settori, sono inoltre previsti:

– un Fondo per il turismo invernale;

– l’aumento da 1 a 2,5 miliardi dello stanziamento per il Fondo per l’esonero dai contributi previdenziali per autonomi e professionisti;

– la proroga del periodo di sospensione delle attività dell’agente della riscossione fino al 30 aprile 2021.

Per il sostegno alle imprese, è inoltre previsto un intervento diretto a ridurre i costi delle bollette elettriche.

Lavoro e contrasto alla povertà

Vengono prorogati:

1) il blocco dei licenziamenti

 fino al 30 giugno 2021 per i lavoratori delle aziende che dispongono di CIG ordinaria e CIG straordinaria (soprattutto industria e agricoltura)

– fino al 31 ottobre 2021 per i lavoratori delle aziende coperte da strumenti in deroga (soprattutto terziario);

2) Cassa integrazione guadagni

– ordinaria senza contributi addizionali fino al 30 giugno 2021;

– in deroga e assegno ordinario legati all’emergenza «Covid» fino al 31 dicembre 2021;

– salariale per operai agricoli per un massimo di 120 giorni fino al 31 dicembre 2021.

Il decreto prevede ancora nell’ambito del lavoro:

– il rifinanziamento, per 400 milioni di euro, del Fondo sociale per occupazione e formazione;

– una indennità di 2.400 euro per i lavoratori stagionali e a tempo determinato e di importo variabile tra i 1.200 e i 3.600 euro per i lavoratori sportivi;

– il rifinanziamento nella misura di 1 miliardo di euro, del fondo per il Reddito di Cittadinanza, al fine di tenere conto dell’aumento delle domande;

– il rinnovo, per ulteriori tre mensilità, del Reddito di emergenza e l’ampliamento della platea dei potenziali beneficiari;

– l’incremento di 100 milioni di euro del Fondo straordinario per il sostegno degli enti del terzo settore;

– la proroga degli interventi per i lavoratori in condizioni di fragilità.

Salute e sicurezza

Continua il sostegno alla campagna di vaccinazione per la quale è previsto un ulteriore finanziamento sia per l’acquisto dei vaccini (2,1 miliardi) sia per l’acquisto di altri farmaci anti-COVID (700 milioni).;

Al fine di accelerare il più possibile tale campagna il testo prevede che si possa ricorrere:

– allo svolgimento di prestazioni aggiuntive da parte di medici, infermieri e assistenti sanitari dipendenti, anche in deroga ai limiti vigenti in materia di spesa per il personale;

– al coinvolgimento delle farmacie nella campagna vaccinale;

– al sostegno del personale medico e sanitario, compreso quello militare.

Prorogata infine al 31 maggio 2021 la possibilità di usufruire di strutture alberghiere o ricettive per ospitarvi persone in sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario o in permanenza domiciliare, laddove tali misure non possano essere attuate presso il domicilio della persona interessata.

Enti territoriali

Per gli enti locali e territoriali è previsto un sostegno per la flessione del gettito dovuta alla pandemia, pari a circa 1 miliardo di euro per Comuni e città metropolitane sul 2021. Per le Regioni a statuto speciale e le Province autonome si prevede un intervento da 260 milioni e 1 miliardo per le Regioni a statuto ordinario per il rimborso delle spese sanitarie sostenute nell’anno 2020.

Interventi settoriali

Tra gli ulteriori interventi ne sono previsti alcuni più settoriali tra cui:

– un sostegno alle attività didattiche a distanza o integrate;

– il rifinanziamento dei fondi previsti dalla legislazione in vigore per cultura, spettacolo, cinema e audiovisivo;

– il rifinanziamento dei fondi per la funzionalità delle forze di polizia e delle forze armate;

– un sostegno dedicato alle imprese del settore fieristico;

– un fondo da 200 milioni di euro per il sostegno allo sviluppo e alla produzione di nuovi farmaci e vaccini per fronteggiare le patologie infettive in ambito nazionale;

– un fondo da 200 milioni di euro, presso il Ministero dello sviluppo economico, per il sostegno alle grandi imprese in crisi a causa della pandemia, con l’esclusione di quelle del settore bancario e assicurativo;

– l’istituzione, presso il Ministero dell’economia e delle finanze, di un Fondo da 200 milioni di euro per l’anno 2021, da ripartire tra Regioni e Province autonome sulla base della proposta dagli stessi enti, da destinare al sostegno delle categorie economiche particolarmente colpite, incluse le attività commerciale o di ristorazione operanti nei centri storici e le imprese operanti nel settore dei matrimoni e degli eventi privati;

– l’ulteriore finanziamento, del Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura, istituito presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.

A cura di IPSOA  Visita il sito www.ipsoa.it

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