Dal campo alle tavole: “Made in Puglia”, la valorizzare del pomodoro etico di Princes Industrie Alimentari

Princes Industrie Alimentari, il principale trasformatore di pomodoro del Mezzogiorno italiano, ha inaugurato la stagione del pomodoro 2023 con un incontro presso la propria sede nel cuore della Capitanata che ha visto la partecipazione e il contributo di tutti gli attori della filiera, insieme alle Istituzioni nazionali e locali, i rappresentanti di Coldiretti Puglia e le Organizzazioni Sindacali.

All’evento è intervenuta anche Oxfam Italia, associazione in prima linea contro ogni forma di disuguaglianza, che lavora con Princes Industrie Alimentari per monitorare e valutare l’efficacia delle iniziative introdotte dall’azienda a favore dei diritti umani nella filiera del pomodoro pugliese. Princes Industrie Alimentari, che ha recentemente ricevuto il premio delle Nazioni Unite per i rifugiati conferitole per il secondo anno, ha illustrato i risultati dell’indagine Oxfam Italia sulle condizioni di vita e impiego dei lavoratori condotta sulla propria filiera.

Princes Industrie Alimentari prevede di lavorare circa 200,000 tonnellate di pomodoro Made in Puglia da luglio a settembre, anche grazie all’inserimento di 1.000 nuove risorse presso lo stabilimento di Foggia, uno dei più avanzati del Sud Europa grazie a oltre € 60 milioni di investimenti dall’arrivo di Princes.

La presentazione della season 2023 –  dal titolo Dal campo libero alle tavole di tutto il mondo: come valorizzare il pomodoro etico «Made in Puglia» – ha rappresentato per l’azienda un momento di confronto aperto sulle sfide che la filiera dovrà affrontare dopo un anno di difficoltà a causa degli impatti dei fenomeni climatici avversi e dei rincari dei costi delle materie prime e si trova oggi a dover rispondere alle esigenze di un mercato sempre più competitivo. Un momento che ha ribadito quindi la necessità di lavorare in direzione di una collaborazione avanzata che includa il contributo attivo di tutti gli attori presenti sul territorio.

In questo contesto l’azienda e Oxfam Italia hanno presentato la prima ricerca condotta in Capitanata sulle condizioni di lavoro nei campi nella filiera di Princes Industrie Alimentari. Dall’indagine sono emersi dati che mostrano quanto le pratiche avviate dall’azienda e della sua filiera abbiano un impatto positivo sull’inclusione e la sostenibilità sociale. La survey ha infatti evidenziato la piena regolarità rispetto alla situazione contrattuale: il 100% dei lavoratori ha confermato di avere un contratto scritto e di aver trovato il lavoro in maniera regolare, senza ricorrere a intermediari; il 90% circa dei lavoratori ha dichiarato di ricevere uno stipendio adeguato a coprire i bisogni primari propri e delle loro famiglie compreso alloggio, cibo e trasporti e il 70% ha espresso una sensazione di equità di trattamento economico rispetto ai propri colleghi. Dall’indagine è emerso come lingua, alloggio e trasferimento sono i temi su cui concentrare maggiormente l’attenzione da parte di tutti gli attori della filiera.

“Per garantire l’affermazione del pomodoro 100% etico e Made in Capitanata è necessario rinsaldare e rendere fattiva la collaborazione tra tutte le parti votata ad un unico obiettivo, veicolando investimenti e impegno a favore della sostenibilità sociale, economica e ambientale della filiera e dell’evoluzione in chiave 4.0 del settore. La ricerca che abbiamo condotto con Oxfam Italia è uno dei frutti di questo impegno e mostra come le azioni congiunte e la condivisione di obiettivi possano generare benefici concreti sulla comunità cui ci rivolgiamo” ha commentato Gianmarco Laviola, Amministratore Delegato di Princes Industrie Alimentari

La survey ha coinvolto complessivamente 218 lavoratori e lavoratrici impiegati in 43 aziende agricole, aderenti a 19 cooperative fornitrici di Princes Industrie Alimentari, fornendo una fotografia delle condizioni di lavoro sui campi, nella filiera e sul processo di selezione dei fornitori da parte dell’azienda che si basa sul rispetto di rigorosi standard in termini di impiego etico ed equo. Il fine della ricerca, inoltre, è stato di individuare nuove eventuali aree di azione da implementare nel contesto della partnership con Oxfam Italia e nell’ambito del contratto di rete (parte etica) tra Princes Industrie Alimentari e Coldiretti.

Il lavoro di indagine svolto nei campi ha restituito all’azienda una panoramica sulle condizioni di lavoro della propria filiera evidenziando i risultati in relazione ad alcune dimensioni chiave della lotta contro il fenomeno del caporalato e dello sfruttamento del lavoro in agricoltura. La ricerca sarà quindi sarà estesa nel corso delle prossime stagioni di raccolta del pomodoro in quanto costituisce uno strumento utile per monitorare l’impatto delle iniziative congiunte per rispetto alle complessità strutturali della filiera.

Da qui emerge che la sfida più rilevante per la filiera è rappresentata dalla capacità di garantirne la sostenibilità, grazie ad una strategia condivisa con tutti gli attori del comparto per sostenere il pomodoro pugliese nel mondo. In tal senso Princes Industrie Alimentari ha promosso il confronto fra i diversi protagonisti del settore grazie all’intervento di Paolo De Castro, Primo Vicepresidente della Commissione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale del Parlamento Europeo, Giorgia Ceccarelli, Business & Human Rights Policy Advisor e i rappresentati di Coldiretti, Futuragri, OOSS CGIL Flai, Fai CISL e UILA UIL per favorire la collaborazione con realtà terze a vantaggio della filiera del pomodoro.

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