Da Farmville a Urban Farmer, quando il gioco diventa realtà

Da un’ambiziosa ed innovativa idea di rendere realistico un gioco, il quale scopo era quello di badare ad un orto coltivando diversi prodotti e non far appassire le piante seminate, poiché avrebbero portato ad un guadagno, nasce Urban Farmer.  Un progetto ideato e studiato da Andrea Guarrasi, un giovane tarantino, ingegnere informatico e Aren Hoxha, collega di Andrea e figlio di imprenditori. 

Il progetto consiste nel ridare vita a quei terreni che, per svariati motivi, sono rimasti incolti, abbandonati o da dare in affitto o in vendita.

Sicuramente vi starete chiedendo come…, ma di questo ce ne parlerà meglio Andrea.

Andrea come individuate e mappate i terreni?

Noi ci offriamo di far mappare e di far censire quei terreni inutilizzati, incolti, inattivi o abbandonati, dando la possibilità a tutti, sia persone fisiche che privati, aziende, istituzioni ed enti, di inserire attraverso la nostra piattaforma, attiva e funzionante, i dati e le planimetrie del terreno in loro possesso. 

Come avviene il matching tra domanda offerta in questo market place?

Il matching tra domanda e offerta è molto semplice. Noi andiamo a colpire quello che è un’esigenza ormai importantissima, ovvero quello dello sviluppo e crescita dell’agricoltura. Basti pensare a ciò che sta succedendo con il grano o, peggio ancora, quello che sta accadendo con l’aumento dei costi dell’energia. 

Ci sono persone che hanno dei terreni coltivabili ma inutilizzati e che grazie al portale (www.cererly.it) possono essere contattati da agricoltori che vogliono espandere i loro terreni. Poi invece ci sono terreni che magari non si possono coltivare per mille ragioni e che però possono essere impiegati per altre cose, come per esempio progetti riguardanti le fonti di energia rinnovabili. Ovviamente si cerca di dare priorità comunque all’agricoltura, unendo spesso le due realtà ove possibile.

Quanto è importante la digitalizzazione nel comparto agricolo ed agroindustriale?

La digitalizzazione del comparto industriale è chiaramente importantissima. Purtroppo si è ancora indietro, ma ciò in cui crediamo e ciò che stiamo offrendo, è uno strumento di facile utilizzo e comprensione. Conosciamo l’età media degli Agricoltori, che è ben lontana dall’età giovanile cresciuta a pane e tecnologia, ma in generale è sempre meglio fornire soluzioni semplici e alla portata di tutti.

Quale supporto vi aspettate dalle istituzioni e dai portatori di interesse?

Il supporto delle istituzioni è molto importante. Stiamo stringendo dei protocolli d’Intesa ed il primo comune è stato il Comune di Taranto con il quale stiamo avviando un progetto con il Vicesindaco il dott. Fabrizio Manzulli ed il Consigliere Comunale il dott Giuseppe Fiusco. Il Comune sta individuando dei terreni per la piantumazione di canapa e agave per lo sviluppo di una filiera, quella della miticoltura, creando una vera e propria supply chain che deriva dalla gli scarti di queste ultime, creando inizialmente delle reti in fibra di canapa che andranno a sostituire le attuali in nylon.

Quello che noi ci aspettiamo è che tutti inizino a sposare il nostro progetto e la nostra missione riempiendo la nostra piattaforma. Mi piacerebbe concludere con la nostra Mission che è proprio “Mission to Map”.

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Autore: Antonella Loiacono
A cura della Redazione Foglie TV

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