Contributi a fondo perduto per imprese agricole condotte da giovani o donne
Sono in arrivo nuove misure a favore delle imprese agricole condotte da giovani e donne. Lo prevede un decreto del Ministero dell’agricoltura pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 252 del 27 ottobre scorso.
Il sostegno prevede mutui agevolati a tasso zero fino al 60% della spesa ammissibile e contributi a fondo perduto fino al 35% della spesa per gli interventi volti alla sostenibilità e alla modernizzazione delle imprese.
In particolare, le agevolazioni sono rivolte a:
- micro, piccole e medie imprese agricole di qualsiasi forma, costituite da non più di sei mesi dalla data di presentazione della domanda, che subentrano nella conduzione di un’azienda agricola attiva da almeno due anni. Queste devono essere già subentrate da non più di sei mesi alla data di presentazione della domanda oppure entro tre mesi dalla data della delibera di ammissione alle agevolazioni tramite un atto di cessione d’azienda;
- micro, piccole e medie imprese agricole di qualsiasi forma attive da almeno due anni che presentano progetti per lo sviluppo o il consolidamento di iniziative nei settori della produzione e della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli.
Queste imprese al momento della domanda devono essere in possesso dei seguenti requisiti:
- esercitare esclusivamente l’attività agricola ai sensi dell’art. 2135 del Codice civile;
- essere amministrate e condotte da un giovane di età compresa tra i 18 e i 41 anni non compiuti alla data di presentazione della domanda; oppure essere amministrate e condotte da una donna in possesso della qualifica di imprenditrice agricola professionale o di coltivatrice diretta;
- avere sede operativa nel territorio nazionale.
Nel caso di società, le imprese devono essere composte, per oltre la metà delle quote di partecipazione, e amministrate da imprenditori agricoli tra i 18 ed i 41 anni oppure da donne imprenditrici agricole professionali o coltivatrici dirette.
Per accedere ai sostegni, le imprese agricole in possesso dei requisiti devono presentare progetti che prevedono investimenti per massimo 1,5 milioni di euro, Iva esclusa. I progetti finanziabili devono perseguire almeno uno di questi obiettivi:
- sviluppare il rendimento e la sostenibilità dell’azienda agricola, riducendo i costi o migliorando e riconvertendo la produzione;
- migliorare l’ambiente naturale, le condizioni di igiene o di benessere degli animali, purché non si tratti di investimento realizzato per conformarsi alle norme dell’Unione Europea;
- realizzare e potenziare le infrastrutture connesse allo sviluppo, all’adeguamento e alla modernizzazione dell’agricoltura.
Per la realizzazione di tali progetti sono concessi mutui agevolati a tasso zero della durata massima di 10 anni e di importo non superiore al 60% della spesa ammissibile, nonché contributi a fondo perduto che coprono fino al 35% delle spese sostenute.
Le domande andranno presentate all’Ismea, che stabilirà e comunicherà a breve i criteri e le modalità di presentazione delle richieste. Per ulteriori dettagli, si rimanda alla lettura del decreto in Gazzetta ufficiale.
Fonte: Agricoltura Notizie