Conferenza Stato Regioni: intesa sul piano di gestione dei rischi in agricoltura 2021. Bellanova: “Gestione del rischio pilastro per la tutela del reddito agricolo”

“Le calamità di tipo climatico o causate dalle fitopatie sono un problema che attanaglia la nostra agricoltura. Le aziende agricole, che mai come quest'anno hanno dimostrato un ruolo strategico per il nostro Paese, devono essere messe nelle condizioni di operare serenamente, potendo contare su un reddito stabile senza i rischi delle incognite derivanti dalle malattie o dall'andamento climatico”:cosi' la Ministra Teresa Bellanova restituendo l'intesa raggiunta pochi minuti fa in Conferenza Stato Regioni sul Decreto del Piano di Gestione dei Rischi in Agricoltura per l'anno 2021.
Tema sempre piu' cruciale, quello della gestione del rischio, proprio per sostenere la capacità di resilienza e competitività del settore agricolo, come dicono gli evidenti effetti dei cambiamenti climatici che hanno come conseguenza criticità e danni ogni anno più pesanti per le produzioni agroalimentari.
“Obiettivo del piano è ampliare progressivamente la disponibilità di strumenti di gestione del rischio che possono operare in maniera complementare e sinergica: si passa da quelli  assicurativi tradizionali alle polizze innovative, dai fondi di mutualizzazione, fino ad arrivare agli strumenti settoriali per la stabilizzazione dei redditi. Vi sono poi gli interventi compensativi ex-post, strumento anche quest'anno utilizzato in larga misura”, spiega la Ministra.
Tra le novità del Piano 2021 l'aggiornamento delle fitopatie e delle infestazioni parassitarie assicurabili o assoggettabili a copertura mutualistica con l'introduzione, della maculatura bruna e della carpocapsa del melo e del pero, della mosca dell'olivo, della mosca del ciliegio, della tignola orientale del pesco, della ricamatrice del melo. Inoltre, il Piano integra le colture e le tipologie colturali assicurabili o assoggettabili a copertura mutualistica con l'aggiunta di uva da vino DOP e IGP sotto impianto antibrina.
Infine, per ampliare la platea di imprese e agricoltori che intendono avvalersi degli strumenti di stabilizzazione del reddito settoriale, tra i settori ammessi a contribuzione pubblica sono stati introdotti la risicoltura e la suinicoltura, attivabili solo a seguito di modifica del PSRN 2014-2020.
“Il nostro impegno continua al fine di rafforzare gli strumenti a disposizione nell'ambito della nuova PAC, dove l'Italia sta chiedendo di incrementare la percentuale dei pagamenti diretti che possono essere destinati alla costituzione di un fondo di mutualizzazione da destinare al risarcimento dei danni subìti dagli agricoltori a seguito di calamità di carattere catastrofale”, conclude la Ministra. “La gestione del rischio è uno dei pilastri fondamentali per garantire concreta tutela del reddito ai nostri agricoltori. Progredire su questo fronte significa consentire a tutta la nostra agricoltura di compiere un passo in avanti verso la produzione di cibo sano, sicuro e sostenibile”.

 

FONTE MIPAF

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