Chiuse le trattive per il rinnovo del CCNL Operai Agricoli

Dopo 4 mesi intensi di trattative e di incontri tecnici, finalmente la Uila Uil, Fai Cisl e Flai Cgil hanno raggiunto un obiettivo comune, consegnando ad oltre un milione di braccianti il rinnovo del contratto nazionale di lavoro, scaduto a dicembre 2021.

La pandemia prima ed ora la Guerra in Ucraina hanno fatto chiarezza sul valore del lavoro agricolo dandone  consapevolezza a tutta la filiera Agroalimentare.

L’accordo raggiunto tutela il potere d’acquisto delle retribuzioni, garantisce più diritti e tutele, rafforza l’aspetto solidaristico e riconosce un ruolo centrale alla formazione per la valorizzazione delle competenze professionali. Ad annunciarlo a Foglie TV è stata Enrica Mammucari, Segretaria Nazionale Uila, incontrata a Bari in occasione del Congresso della Uila Territoriale, reduce dalla nottata con cui è chiusa la trattativa.

In un momento così complicato, con i dati inflazionistici che compromettono il potere di acquisto dei nostri lavoratori, rinnovare il contratto significa portare soldi freschi nelle loro tasche. Lo abbiamo fatto convinti che in questo momento fosse importante ripartire dal rinnovo dei contratti, diversamente da altri presidenti di associazioni datoriali, che hanno da sempre asserito che in momento di crisi come quello che stiamo vivendo spetti solo al governo fare azioni concrete.  Noi, invece, riteniamo che invece la responsabilità delle parti sociali debba riconsegnare, attraverso la contrattazione collettiva, non soltanto la restituzione del potere d’acquisto delle retribuzioni (cosa che abbiamo ottenuto anche attraverso un meccanismo di verifica entro il prossimo anno andando a monitorare la discrasia tra gli aumenti  e l’inflazione reale) ma anche il rafforzamento del Welfare contrattuale, attraverso un sistema di bilateralità Nazionale importante per consegnare delle tutele e dei diritti maggiori rispetto a quelli che avevano”.

Tra le novità che porta con sé il nuovo contratto vi è un aumento salariale del 4,7% nel biennio che sarà erogato in tre tranche: il 3% previsto a giugno, l’1,2% previsto a gennaio 2023 e lo 0.5% previsto a giugno 2023. “Un rinnovo – afferma il Segretario Generale Uila Puglia, Pietro Buongiorno- che rappresenta un ulteriore balzo in avanti della contrattazione agricola e che va ad incrementare in maniera importante i salari e dà risposte puntuali alle novità intervenute nelle attività e nel riassetto delle imprese, andando a regolare le nuove figure professionali in tema di organizzazione del lavoro e regimi d’orario e rafforzando il sistema del welfare attraverso un miglioramento delle prestazioni a carico dell’Eban”.

In questo scenario in tutta Italia è partita la stagione congressuale di Uila e tra i feedback che si stanno ricevendo vi è un senso di incertezza generalizzato derivante da una precarietà diffusa che questa guerra sta generando nelle nostre comunità.

C’è una voglia di riscrivere attraverso il valore dei territori un progetto che si basi sulla sostenibilità e sviluppo etico – continua la Mammucari– siamo convinti che non si possa parlare di sostenibilità se non si rimette al centro il lavoro  nella cosiddetta triade della sostenibilità: sociale ambientale ed economica. La Uila crede in questo e ha tanta voglia di fare gettando il cuore oltre l’ostacolo per scrivere ancora pagine nuove della nostra storia sindacale” .

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