Entrambi sono contratti “tipici” che prevedono l’immissione in possesso del fondo con godimento immediato e con il vincolo di acquistarlo dopo un certo periodo di tempo.

Chi dice che scegliere un terreno e acquistarlo sia semplice?

In agricoltura pensare di essere già proprietari terrieri è un grandissimo vantaggio. Spesso l’essere proprietari significa appartenere ad una tradizione agricola già ben avviata e quindi sicuramente avere introiti ricavati dalla produzione agricola. Per un agricoltore di generazione l’essere proprietario del terreno non è un lavoro ma quasi uno stile di vita, ci si prende cura del proprio terreno come se fosse una seconda casa.

Ma se un giovane imprenditore volesse acquistare un fondo cosa dovrebbe fare?

Pensare di acquistare un terreno per avviare una propria azienda agricola porta un giovane imprenditore a farsi molte domande, sia a livello tecnico sia a livello economico. In questo articolo cercheremo di mettere luce a tutti i dubbi e a tutte le domande che spesso sono alla base di una scelta di un nuovo fondo da acquistare.

La scelta del fondo… ma come scelgo un buon fondo?

La scelta del terreno è molto impegnativa e per fare una buona scelta bisogna iniziare, in primis, a capire qual è il budget che si ha a disposizione o che si vorrebbe spendere e cosa sarà destinato il terreno agricolo.

Queste solitamente devono essere le domande alla base per iniziare a muoversi nella scelta di un futuro fondo, ma ci sono delle domande che spesso vengono sottovalutate o non prese in considerazione. Adesso le vedremo meglio nel dettaglio:

  • A cosa sarà destinato il terreno, cosa voglio produrre su quel fondo?

Quando si inizia la ricerca di un terreno bisogno capire e sapere fin da subito che tipo di agricoltura voglio impiantare sul fondo. Ogni pianta, infatti, si adatta e cresce meglio su un determinato tipo di suolo piuttosto che su un altro. In base alla coltivazione andrò a scegliere un terreno irriguo o non, andrò a scegliere il tipo di terreno perché vi sono differenti tipologie di terreni, di medio impasto, quelli sabbiosi o sciolti, quelli argillosi, i limosi e gli humiferi.

  • Come si presenta il fondo? E cosa si coltivava prima?

Dobbiamo capire come si presenta il fondo per svariati motivi, economici perché un fondo in stato di abbandono avrà un costo nettamente inferiore rispetto ad un in piena attività e logistico perché sicuramente se un terreno è in stato di abbandono da lungo tempo potrebbe essere un terreno meno fertile.

Sapere cosa si coltivava prima e se si utilizzava un’agricoltura tradizionale e quindi ricca di pesticidi e conservati potrebbe essere un problema nel caso in cui si scelga di fare agricoltura bio, in quanto i veleni ci mettono molti anni per essere smaltiti.

Rimettere in sesto un terreno ha sicuramente dei costi ma ricordatevi che il ripristino non deve mai superare il costo di vendita.

Un consiglio è quello di affidarsi a delle figure professionali, come gli agronomi che vi sapranno dare consigli utili sul da farsi.

  • Il fondo è facilmente raggiungibile?

Il terreno individuato deve essere di facile accesso e immediatamente raggiungibile. Questo perché in caso di utilizzo di mezzi pesanti, come il trattore, o di un team che si occuperà del terreno, deve essere semplice e agevole il percorso per permettere a tutti di arrivarci. In più ricordatevi che ciò che coltiverete sarò destinato ad un mercato e quindi un facile accesso abbatterà anche i costi di trasporto e distribuzione.

Nei prossimi articoli affronteremo gli argomenti su:

Quanto è importante la figura dell’agronomo durante la scelta del terreno.

Quali sono le alternative all’acquisto, ovvero affitto, comodato d’uso e rent to buy.

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