Campagna cerasicola in salita, ma emerge equilibrato ottimismo

La campagna cerasicola inizia in salita. E’ tutto da verificare il bilancio dei danni delle precipitazioni di questi giorni, ma i produttori rimangono in allerta nell’esaminare la situazione metereologica per la prima decade di questo mese di maggio.

In questo periodo, come tutti sanno, inizia il vero e proprio momento clou della campagna, quello dell’apertura verso i mercati nei quali si lavora molto con le varietà precoci. Purtroppo però a causa della pioggia questo primo prodotto raccolto si presenta con lesioni longilinee del frutto, il cracking, una grave fisiopatia pre-raccolta. Questa fisiopatia si può manifestare sia sulla buccia, ma anche estendersi verso la polpa (splitting). La sua comparsa comporta una grave perdita del valore commerciale del prodotto, che risulta non più idoneo per il mercato del fresco.


Tuttavia per gli operatori non è giunto il momento di allarmarsi, ma a preoccupare è soprattutto l’evoluzione del meteo. Foglie ha verificato gli umori ed al momento traspare un moderato ottimismo anche “Perché c’è un buon prodotto”, precisa più di uno. Qualcuno scrive che “La situazione non è delle migliori: l’acqua è tanta, i danni ci sono, ma non sappiamo cosa aspettarci. Restiamo fiduciosi e attendiamo un po’ di stabilità”. Gli fa eco un altro operatore: “Continuiamo ad essere fiduciosi qualunque cosa ci riservi il futuro”.

Dalle molte prese di posizione emerge anche la grande resilienza del comparto, abituato ormai a considerare la variabile meteo un elemento strutturale (più che contingente) della pianificazione manageriale della propria impresa.

Un senso di maturità che connota il comparto come una filiera che è capace di reagire alle perturbazioni dell’ambiente per avviare assestamenti strutturali al proprio interno.

E’ questa l’imprenditoria del nostro territorio, generazioni di produttori ormai mature a fare i manager e non solo gli agricoltori.

A cura della redazione di Foglie TV