Campagna agrumicola in Sicilia, intervista a Gerardo Diana
Intervista al presidente Gerardo Diana del consorzio di tutela dell’arancia rossa di Sicilia IGP
Quali sono le proiezioni della campagna agrumicola in Sicilia? Quali dinamiche si stanno delineando?
Difficile dirlo oggi perché la campagna agrumi inizierà il 18 dicembre con la raccolta e la commercializzazione del Moro. La pigmentazione del nostro prodotto è legata all’escursione termica. In questo periodo abbiamo avuto giornate molto calde e solo da pochi giorni abbiamo temperature ed escursione termica adatti a far giungere a maturazione il frutto. Quindi fare previsioni adesso è ancora difficile. Di certo c’è che abbiamo come punto di forza un prodotto quest’anno veramente bellissimo, con una grande pezzatura che saprà reggere le sfide del mercato.
Ci parli del consorzio di tutela dell’arancia rossa di Sicilia IGP. Su quali criticità e punti di debolezza sta lavorando?
Da sempre il nostro settore è molto attento all’ambiente e ai nuovi packaging. Tanti nostri operatori sono alla ricerca di nuovi packaging sempre più ecologici e riciclabili. Tutto ciò che è plastica ormai è passato di moda e si lavora su packaging sempre più ecocompatibili, ecosostenibili e noi su questo stiamo facendo un grande lavoro. Altro snodo importante è far passare forte e chiaro il messaggio che le piante sempreverdi, come l’arancio, con adeguate tecniche e procedure fanno ottenere grandi benefici all’ambiente sottraendo anidride carbonica e conferendo sostanza organica al suolo. I campi di arancio sono i nostri boschi, svolgono una essenziale funzione ecologica e possono essere la chiave di volta per una sostenibilità che crei valore per l’ambiente e per l’economia.
Quali sono le strategie per il rilancio del comparto?
Siamo impegnati a capire cosa riserva il la riforma delle DOP IGP. Che si sta discutendo al Parlamento europeo. La riforma riguarda la riclassificazione di più di 3400 prodotti tra DOP e IGP. Si tratta di un settore che muove 71 miliardi a livello europeo, 17 per la sola Italia. Per noi è un tema cruciale da approfondire e per questo, a novembre, abbiamo organizzato un momento di ampio confronto con i maggiori esperti del settore a Catania per venire fuori con una posizione di tutte le Dop e IGP italiane, non solo del settore agrumi e frutta. Abbiamo un patrimonio agroalimentare unico e abbiamo il dovere di farlo conoscere ancora di più e meglio al mondo intero e di difenderlo dalle contraffazioni e dai tentativi di screditarne la salubrità.
Quali, invece, le sfide che il mercato globale sta imponendo?
Il mercato per l’arancia rossa IGP è globale e su questo versante, come comitato di presidenza siamo molto attenti. Dobbiamo poi aumentare sempre più quote di mercato in Europa: Francia, Germania, Svizzera. Consolidate queste posizioni, saremo pronti a conquistare anche altri mercati extraeuropei. L’obiettivo è anche riconquistare quote di mercato in Italia, dove il prodotto IGP si vende solitamente da Roma in su. Stiamo lavorando per far sì che il valore del nostro prodotto possa essere percepito anche da Roma in giù.
Innovazione, formazione, ricambio generazione, integrazione tra gli anelli della filiera, giusto remunero e promozione delle tipicità. Sono le parole chiave che andrebbero bene per ogni filiera, ma come si declinano nella vostra realtà?
Per quanto riguarda promozione e integrazione degli anelli della filiera il Consorzio è stato presente e lo sarà ancora su radio e tv nazionali. La collaborazione con due multinazionali del calibro di Coca Cola e Mc Donald ci ha dato una visibilità straordinaria. La cooperativa Libera Terra produce delle confetture all’Arancia Rossa di Sicilia IGP dedicata al commissario Beppe Montana, ucciso dalla mafia nel 1985. Legare i prodotti IGP e l’arancia rossa a una linea di produzione che ricorda la figura di Beppe Montana inorgoglisce non solo noi come consorzio ma credo che debba inorgoglire tutti i siciliani onesti.
Abbiamo 270 etichette autorizzate ad utilizzare il nostro marchio sui prodotti autorizzati è questo per noi è molto importante. Siamo un frutto stagionale ed i prodotti a base arancia rossa sono i nostri alleati nei mesi in cui non c’è prodotto fresco.
Il ricambio generazionale c’è, abbiamo molti soci giovani, realtà imprenditoriali innovative e tanto interesse intorno all’agrumicoltura di qualità. Dopo un periodo di stanca i giovani stanno tornando ad avere interesse per la terra.