Domenico Papaleo, ingegnere servizio tecnico di Federunacoma, intervistato dalla redazione di “Foglie TV”, parla della conversione in legge del Decreto Legge Infrastrutture e Trasporti che apporta diverse modifiche al Codice della Strada.
Dalla Gazzetta Ufficiale abbiamo appreso la conversione in legge del Decreto Legge Infrastrutture e Trasporti che apporta diverse modifiche al Codice della Strada.
Perché l’esigenza di modificare/intervenire sul Codice della Strada?
L’esigenza di modificare e intervenire sul Codice della Strada nasce da una necessità di rinnovare il testo che ha i suoi anni perché la sua pubblicazione risale agli anni 90, per cui era necessario intervenire in alcuni punti per aggiornarlo adeguatamente e gli emendamenti proposti vanno proprio in questa direzione poiché sono stati pensati, non solo per noi costruttori, ma ragionati nell’ottica di agevolare un intero settore.
Gli obiettivi primari sono 3:
- Adeguare la meccanizzazione agricola al Progresso tecnico e alle esigenze nascenti degli agricoltori.
- Facilitare il lavoro a chi Le macchine le utilizza ogni giorno.
- Allinearsi a quelli che sono oggi gli standard di tutti altri paesi europei.
Quali articoli del codice della Strada sono stati modificati e perché si è ritenuto fondamentale modificarli?
Gli articoli del codice della strada che sono stati modificati sono 3:
- 110. Apre la possibilità agli hobby farmer (coloro che svolgono l’attività agricola a livello solo amatoriale) di immatricolarei mezzi agricoli. La modifica, promossa da FederUnacoma, ora è legge e consente agli agricoltori non professionisti di acquistare e targare un trattore e altre tipologie di macchine agricole e dunque poter circolare su strada. Una conquista importante vista la crescente importanza degli operatori non professionisti che acquistano macchine agricole.
- 105. L’articolo 105comma 1 riguarda la disciplina del Codice della Strada per la circolazione di convogli agricoli. Ad esempio, trattore più rimorchio o mietitrebbia più carrello porta barra. I convogli agricoli possono ora raggiungere i 18,75 metri complessivi, andando a superare il limite precedente di 16,50 metri
- 60. Le modifiche introdotte all’articolo 60allargano anche alle macchine agricole il riconoscimento di macchina d’epoca e di interesse storico e collezionistico istituendo lo specifico albo di macchine agricole d’epoca. A essere interessati dalla modifica sono i veicoli che abbiano più di quaranta anni.
In questi cambiamenti FederUnacoma è stata coinvolta?
Si, la Federazione dei costruttori di macchine agricole è stata la promotrice di queste azioni di emendamenti, in particolar modo per quanto riguarda la rivisitazione degli art. 110 e 105 del cod. della strada. C’è stata una lunga attività di confronto e collaborazione con le istituzioni e le associazioni di categoria, creando un bel gioco di squadra per poter giungere a degli obbiettivi comuni.