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Assomela, aumento trasporti e imballaggi pesa su agricoltori

“Il Covid non ha impattato solo sulla salute delle persone, ma anche sui trasporti e sulle materie prime. E non c’è vaccinazione che ci ponga rimedio”. Lo sostiene Assomela, l’associazione dei produttori di mele italiani che rappresenta il 75% della produzione melicola nazionale, che richiama l’attenzione sull’aumento dei costi di logistica ed imballaggi a causa delle conseguenze della pandemia, che “rischiano di compromettere la campagna commerciale delle mele Italiane”.

“Si stima – spiega una nota – un incremento del 50% per i trasporti oltremare, in valore assoluto circa 0,06 €/Kg e del 20% per i trasporti su gomma in Europa. Tanti euro che i produttori faranno fatica ad accollarsi. Ma aumenta anche il costo delle materie prime in generale e, tra queste, della carta e del cartone, che porta il packaging a costare il 20% in più dell’epoca pre-covid. In valore assoluto si parla di 0,02 €/kg.

Già fin qui si stimano 8 eurocent per kg di mele in più rispetto al recente passato”.

Come se non bastasse, “aumenti stellari sono citati nell’arco dell’ultimo anno per la corrente elettrica (365%), il petrolio (+ 248%) ed il gas naturale (+ 545%), in parte calmierati ma purtroppo evidenti sia per i cittadini come per il settore industriale”.

Per non parlare “dei costi dei normali fattori di produzione, come fertilizzanti e fitosanitari, tutti anelli di una cinghia che tende sempre e comunque a trasferire i costi nel portafoglio degli agricoltori”.

Considerata la situazione si chiede Assomela, a cui in regione sono associate le Op Vog (Marlene), Vip, Vog Products ed il Consorzio From della Provincia di Bolzano, Melinda, “la Trentina” e Mezzacorona della Provincia di Trento,”non è che l’arbitro, in questo caso la pubblica amministrazione, potrebbe farsi carico di intervenire con un sostegno a qualche progetto nuovo, magari usando in maniera virtuosa i fondi del Pnrr?”

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