Apportare sostanza organica al terreno

In questo articolo raccogliamo la testimonianza del ricercatore Marco Govi Specialista della nutrizione delle piante.
“Guarda che schifo non c’è neanche una pera!” Mi accoglie così, come se io centrassi qualcosa, un frutticoltore del cesenate. Guardo il sofferente appezzamento di Williams, con un numero esiguo di frutti sopravvissuti alla cascola (stimo ad occhio una produzione di 4-5 t/ha). Intuisco che ci deve essere un problema alle radici e chiedo quali concimazioni ha fatto.
“Gli ho dato sulla fila 100 unità di azoto col digestato”. Gli spiego che probabilmente l’uso del digestato localizzato è la causa del problema, sia per l’eccesso di azoto organico, sia perché la sostanza organica di un digestato è una sostanza organica fresca, che deve essere maturata prima di essere utilizzata, soprattutto in un frutteto. Lui è molto scettico.
Continuiamo a guardare il frutteto. Ad un certo punto mi accorgo che le piante hanno un’aspetto migliore e che il numero di pere è decisamente superiore (niente di speciale, ma approssimativamente 15-20 t/ha). Chiedo informazioni.
“Qui ho dato un concime organico pellettato”, mi dice lui (un concime organico azotato che conosco bene, nulla di speciale, ma comunque di origine proteica).
Gli faccio notare la differenza perorando la mia tesi, ma lui mi guarda con fare interrogativo e commenta: “Non capisco, tutti a dirmi che il mio terreno è povero di sostanza organica e che devo aumentarla, tu, invece, sostieni che la sostanza organica che ho dato ha fatto danno”.
APPORTARE SOSTANZA ORGANICA AL TERRENO È UN’OPERAZIONE CHE VA CONDOTTA CON ATTENZIONE
1. Occorre conoscere la qualità della sostanza organica della matrice che si intende utilizzare
2. Occorre scegliere con attenzione il periodo di applicazione, cercando di prevedere la trasformazione della sostanza organica
3. Occorre fare attenzione alle dosi, senza limitarsi a valutare il contenuto in elementi nutritivi.
La sostanza organica non è tutta uguale.
Per migliorare la fertilità del suolo, non dobbiamo porci l’obiettivo di aumentarne il contenuto in sostanza organica, bensì il contenuto in acidi umici.
Inoltre è molto importante ricordarsi che l’incremento in sostanza organica nel suolo deve avvenire gradualmente.
Autore: Marco Govi Specialista della nutrizione delle piante