All’Osservatorio dei Freschissimi di parla di “Fertile”

Durante la 6^tappa dell’Osservatorio dei Freschissimi, che ha visto come casa base Bari, abbiamo avuto il piacere di incontrare la Presidentessa dell’Associazione nazionale le donne dell’ortofrutta Alessandra Ravaioli e di chiederle quali sono i loro progetti per il futuro e come stanno diffondendo la loro mission e le loro idee, vista anche la loro partecipazione all’osservatorio dei freschissimi dove il tema principe era la Sostenibilità.

Partecipare ad eventi come quello dell’Osservatorio dei Freschissimi è un momento di divulgazione e di occasioni. Eventi importanti come questo si ha la possibilità di incontrare e a parlare con target selezionato di settore dei temi all’ordine del giorno”

Inizia così il suo intervento per poi proseguire con il discorso attività. L’Associazione Nazionale Le Donne dell’Ortofrutta ha avviato un progetto che potesse mettere in scena il mondo dell’agricola italiana gestito da una mano tutta femminile. Nasce così, nel dicembre 2017, l’idea di “Fertile”, il primo lungometraggio/ documentario italiano dedicato al mondo dell’ortofrutta raccontato dalle donne che lo vivono giorno dopo giorno.

È stato un progetto fortemente voluto da tutte le socie dell’associazione e reso possibile grazie al sostegno di dieci coproduttori – Bestack, Citrus l’Orto Italiano, Coop Italia, Consorzio Radicchio di Treviso IGP, CPR System, Macfrut, Mazzoni Group, Ortoromi, Salfrutta, Turismiamo – e di tantissimi donatori, non solo italiani, che hanno aderito al crowdfunding contribuendo alla raccolta di 37.400 euro.

Il nostro settore è fatto per il 70% da donne e con questo documentario vogliamo raccontarlo e farlo scoprire in un modo nuovo, pensando che il pubblico da conquistare non sarebbe stato il consumatore, ma bensì il cuore degli spettatori. Fertile sarà un viaggio di vita reale fatto di testimonianze di successi, discriminazioni, coraggio e perdite. Adesso non ci resta che aspettare di vederlo su canali di diffusione con l’augurio che possa arrivare anche nelle sale cinematografiche”, conclude la dott.ssa Ravaioli.

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