Alla scoperta delle melanzane! – Dott. Raffaele Cicorella
Le melanzane ed il rapporto col caldo
Protagoniste dell’estate e della cucina italiana, le melanzane ci fanno compagnia non solo durante i mesi più caldi ma resistono anche nel primo autunno.
Che siano tonde, allungate e striate o viola scuro, nere ed in alcune varietà anche verdi e bianche, le melanzane o in dialetto conversanese “i lum’n’gén”, a differenza di altri ortaggi, si adattano bene al caldo e agli ambienti umidi e, per questo, rimangono un prodotto accessibile e molto apprezzato sulle nostre tavole.
Proprietà nutrizionali
Per il 90% circa fatte di acqua, le melanzane contengono poche calorie e tante fibre e rappresentano, per la salute umana, una ricca fonte di nutrienti e di antiossidanti, tra cui minerali, vitamine, fenoli e carotenoidi.
Il tipico colore viola scuro è, invece, conferito dagli antociani, appartenenti alla famiglia dei flavonoidi, che non sono altro che dei pigmenti naturali concentrati nella buccia delle melanzane.
Inoltre, nella medicina tradizionale asiatica, alcune parti della melanzana venivano utilizzate anche per curare malattie, per trattare problemi della pelle oppure come diuretici e lassativi.
Tuttavia, le melanzane, appartenendo al mondo delle Solanacee come i suoi parenti pomodori, patate e peperoni, possono contenere solanina cioè una sostanza alcaloide tossica che in determinate quantità può addirittura causare la morte.
Infatti, l’α-solanina è una sostanza che la pianta produce come protezione per sé stessa agendo, pertanto, come pesticida naturale ma che nel nostro corpo può essere immagazzinata in tutti gli organi, innescando potenzialmente diverse patologie oltre che creare un danno alla parete intestinale (*).
Ricetta
Premettendo che le temperature di conservazione e di cottura possono avere effetti significativi sui livelli di antiossidanti e fenoli, per quanto riguarda le melanzane, se conservate in frigo (4°C), non hanno ripercussioni negative per cui potete stare tranquilli che non succede nulla.
Se, invece, decidete di cuocerle state facendo una scelta migliore, nutrizionalmente parlando, perché si può assistere ad un aumento del contenuto fenolico totale e della capacità antiossidante rispetto alle melanzane crude.
Infine, mi dispiace dirlo per gli amanti della frittura, ma le melanzane fritte possono perdere anche fino al 50% degli antiossidanti ed il loro valore nutritivo.
Quindi, come prepararle?
Io vi consiglio di consumare le melanzane tagliandole a fette e formando delle pizzette su cui spalmare della salsa di pomodoro o dei pomodorini tagliati in piccoli pezzi e su cui versare del formaggio (stagionato almeno 36 mesi) ed un filo di olio evo. Poi, infornare per pochi minuti a 180°C e, prima di gustarle, aggiungete una foglia di basilico fresco.
Mentre, per i più sfiziosi, si potrebbero aggiungere sulle pizzette anche dei filetti di acciughe o altri condimenti desiderati!
A questo punto non vi resta che preparare!
Buon divertimento!
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