Agricoltori insoddisfatti: in Spagna si manifesta, o quasi

Nel 2025, la crescente insoddisfazione degli agricoltori spagnoli ha trovato sfogo in una serie di manifestazioni simboliche e blocchi stradali. In molte zone rurali, i cartelli stradali dei paesi sono stati capovolti come gesto di denuncia verso politiche agricole ritenute ingiuste, segnando la frustrazione di una categoria sempre più esasperata. La principale preoccupazione riguarda l’accordo Mercosur, la concorrenza estera percepita come sleale, e l’eccessiva burocrazia che opprime il lavoro quotidiano nei campi.

Le proteste si sono diffuse nelle comunità di Aragona, Castilla y León e Navarra, dove decine di trattori hanno invaso le strade per richiamare l’attenzione pubblica. Tuttavia, l’entusiasmo iniziale dei manifestanti si è spesso scontrato con i limiti imposti dalle autorità. In Aragona, i blocchi stradali hanno causato disagi, ma la risposta istituzionale è stata rigida, rallentando e scoraggiando ulteriori raduni.

In Castilla y León, nonostante una partecipazione significativa, l’afflusso di trattori è risultato inferiore rispetto alle aspettative, anche a causa delle difficoltà logistiche e dei controlli delle forze dell’ordine. In Navarra, invece, le mobilitazioni hanno registrato divisioni interne, con alcuni gruppi esclusi dalle organizzazioni principali, riducendo così l’impatto dell’iniziativa.

Parallelamente, in Catalogna, la minaccia di blocchi è stata disinnescata grazie a un accordo dell’ultimo minuto con la Generalitat, il quale ha promesso misure di sostegno, tra cui aiuti finanziari e semplificazioni burocratiche. Tuttavia, molti agricoltori considerano queste concessioni insufficienti e temono che le istituzioni puntino più a soffocare le proteste che a risolvere realmente i problemi del settore.

Questi eventi riflettono un malessere diffuso: gli agricoltori vogliono far sentire la propria voce, ma si trovano spesso di fronte a ostacoli burocratici e misure repressive che limitano la loro capacità di protesta, aumentando il senso di isolamento e di abbandono delle aree rurali.