AAA Cercasi miglior prezzo per l’Uva da Tavola

La campagna Uva da Tavola ha aperto i battenti con una settimana di anticipo rispetto ai tempi scorsi, ma la qualità del prodotto non ne ha risentito per niente anzi, il prodotto si è presentato anche in una veste migliore rispetto agli anni precedenti. 

Purtroppo però non è tutto oro quello che luccica nelle campagne pugliesi. Seppur si sono tinte di quei bellissimi grappoli dorati, il prezzo alla vendita è calato notevolmente fino a raggiungere i massimi storici. La varietà Italia, fiore all’occhiello della Puglia, sotto i tendoni è stata venduta dai 0.20 cent/kg ai 50 cent/kg. Un prezzo che ha mandato in tilt tutti i produttori che hanno iniziato a denunciare l’accaduto. 

Le motivazioni sono sotto gli occhi di tutti. La guerra in Ucraina sta commettendo le sue prime morti bianche. L’aumento dei costi delle materie prime, insostenibili per le aziende, stanno mettendo in crisi l’intero settore ortofrutticolo e i primi cedimenti partono proprio dall’uva. 

Però ci sono produttori e commercianti che credono nel valore del proprio lavoro e affrontano l’ennesima sfida dell’anno. Perché diciamolo ogni anno una sfida si presenta e sta ad ognuno di noi saperla affrontare nel migliore dei modi. Ricordiamo cosa ha combinato il clima nella stagione passata?

La redazione di Foglie ha avuto il piacere di intervistare Giuseppe e Pantaleo Riserbato, padre e figlio, titolari dell’omonima Azienda, “Riserbato Giuseppe” con sede a Bisceglie, che commercializza all’ingrosso prodotti Ortofrutticoli e che in questo periodo commercializzano uva varietà Italia e Vittoria.

Alla domanda, se l’uva viene pagata meno rispetto ai costi sostenuti per tutta la campagna e se ci sono differenze di prezzo rispetto agli anni passati, Pantaleo Riserbato ha spiegato che: 

“I prezzi dell’uva all’acquisto sono in linea con i prezzi degli anni scorsi, perché come sempre è la merce che comanda il suo valore di acquisto. Se la merce è di qualità, anche il suo prezzo sarà coerente. Lamentarsi rovina il mercato in partenza e soprattutto rovina chi durante l’anno ha lavorato sodo. Io in primis sono un commerciante da generazioni e se l’uva merita sono il primo a pagare il suo giusto valore.”

Il padre di Leonardo, il sig. Giuseppe Riserbato, un uomo che lavora nel settore da oltre 40 anni, nella sua intervista ci ha ribadito gli stessi concetti del figlio, soffermandosi un po’ di più sulle difficoltà che hanno riscontrato i produttori nel fare un prodotto di eccellenza a causa dei costi triplicati, ma che purtroppo in questo settore, fatto di imprevisti, ogni anno ne succede di ogni, a partire dal clima a finire adesso con la guerra alla porte. 

Il loro pensiero comune ha marcato la filosofia del continuare a fare un ottimo lavoro per raggiungere risultati eccellenti, solo così il prezzo dell’uva sarà equamente pagato. 

Editoriale a cura della redazione SFOGLIA LA RIVISTA

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